lunedì 6 gennaio 2014

So this is Christmas!

E siamo arrivati alla fine ufficiale delle festività: l'Epifania. Siamo passati attraverso un periodo di forzosi buoni sentimenti coadiuvati da musica noiosa.
Io credo che capiti così a qualsiasi cantante di qualsiasi genere (e probabilmente lo propongono anche ai satanisti): verso giugno il produttore si appropinqua con un fare fra l'imbarazzato ed il finto entusiasta, un po' come Paul Giamatti in "Rock of Ages", dicendo:
"Facciamo la 'canzone di Natale' e ce l'infiliamo nell'album!"
Poi dipende dall'artista, ma la risposta nella mia testa sarà sempre qualcosa del genere:
"Ma io sono un artista serio, non posso..."
"L'ha fatta John Lennon, la farai anche te!" (con il "te" usato impropriamente al posto del "tu" per rendere meglio la cadenza del produttore musicale "yankee business oriented" o finto tale)

Ora immagino che scrivere "la canzone di Natale" ad agosto non aiuti tantissimo l'ispirazione, quindi immagino l'artista che piangente torni dal produttore dicendo cose come.
"Non sono ispiratissimo!" oppure "compongo solo merda!"
"Torni al posto e lo fai come tutti gli altri!" (Sì! E' una citazione).

Ed ecco il Natale con le radio e le televisioni che cominciano a bombardarci di spirito natalizio.

E mentre Yoko Ono manda i suoi scagnozzi della SIAE a taglieggiare i bambini delle elementari che ogni anno la rendono oscenamente ricca, puntualmente in accoppiata arriva Mariah Carey, che tutto quello che vuole dal Natale sei tu (o forse oggi preferirebbe il tagliando dei 100.000 km) e te lo ripete a sfinimento.
Ripresi dallo shock (o choque per i francofoni) arriva la risposta alla domanda "che fine hanno fatto gli Wham?"
Nei lontani anni '80 George Michael disse ad Andrew Rigely:
"Siamo all'apice del successo! Facciamo un tour!"
"Fottiti! Abbiamo fatto una canzone di Natale che va... io vivo di royalties!"
Tutto quello che dice la storiografia ufficiale del duo è una menzogna.

Poi arriva lo Slalom speciale fra "Jingle Bell's Rock" e "Santa Claus is coming to town" nelle cover più disparate: versione Rock,  versione Metal, versione Cha Cha Cha, a cappella, dai bimbi, di Lindsey Lohan (la chiosa originale parlava di Ozzy Osborne come parossismo... ma poi ho tovato questo)

Ma non era dei casi di successo con canzoni che si ascoltano ancora oggi volentieri che volevo scrivere, ma dei fallimenti eclatanti: annidate nelle playlist e pronte ad aggredirci a tradimento.

Ne so ben qualcosa io: pochi conoscono Billy Joel bene come lo conosco io (no, non il cantante dei Green Day) e quando ho sentito questa in uno dei suoi album più ispirati mi sono sempre chiesto "macomecaaa...?".
Credo che sia questa canzone (o forse il duetto con Rosie O'Donnel su "Merry Little Christmas"? Certa gente non impara mai!) ad oggi, dopo 3 divorzi, 2 infarti, 3 disintossicazioni da cocaina 2 da "sex addiction"  il suo più grande rimpianto (video trash compreso).

Anche Freddie Mercury purtroppo ha prestato la sua splendida voce per un polpettone natalizio di rara noia: l'unica spiegazione, oltre al vil denaro, è che sia stato fatto con l'intento di convertire i cattolici all'Islam.

Non siamo immuni nemmeno in Italia da questo vizio deforme: chiedete a Max Pezzali.
Sfida: provate ad ascoltare tutta questa canzone e non sbadigliare. Contrariamente agli Wham  qui Mauro Repetto sarà stato lieto di essersi affrancato dal gruppo prima dell'uscita della clamorosa hit!

E dopo tanto spaziare fra noia musicale vi abbandono con quella che è divenuto il mio "Christmas carol" favorito. Buona fine delle feste a tutti!





Bonus track! :)