martedì 28 gennaio 2014

Perché le previsioni del tempo non ci prendono come dovrebbero.

L'argomento è controverso ed è stato trattato da molti prima di me: ma le previsioni del tempo funzionano davvero?

Lungi da me lo scomodare modelli di previsione matematica più o meno fallibili difronte alle variazioni microclimatiche zonali o la riflettività Z dei radar metereologici: sono giunto alla conclusione che sia tutto fumo negli occhi.
Le previsioni meteo sono in mano al racket del narcotraffico internazionale da lungo tempo.

Pensate a "Colazione da Tiffany" e a come la giovane ed ingenua Audrey Hepburn riceve dei pizzini ante litteram da parte del boss carcerato sotto forma di "previsioni metereologiche".
Ordunque quando Giugliacci padre o Giugliacci figlio (il famigerato clan dei Giuliacci) ci avverte che è in arrivo un fronte freddo con neve dai Balcani, che cosa sta comunicando in realtà?
"Neve" è il nome in codice della cocaina. I Balcani sono la sua  provenienza.

Ci avete scoperto, ma non andrete lontano, causa la depressione delle Azzorre
Quei numeri non sono le quote a cui nevicherà ma sono le quantità richieste ai vari grossisti di zona (i grossisti si nascondono sempre in montagna perché si sa "col stoccaggio di montagna il gusto ci guadagna").
I cristalli i neve sono il codice per le zone di spaccio della  metamfetamina.

E'evidente!
E'tutto sotto i nostri occhi!
E' stato facile per loro introdurre il sistema a poco a poco.
"Un anticiclone africano" significa "è pronto l'hahish del Marocco"; "Forti venti di Libeccio toccheranno lo Ionio" in realtà  "dal porto di Taranto in arrivo panetti dal Pakistan (che transita via Libia)".
Era cominciato in sordina , con piccoli inserti nel telegiornale e nella sezione "curiosità" dei giornali (avete mai notato come poi non ci fossero mai due previsioni uguali fra il giornale locale e il telegiornale nazionale? Non erano "modelli diversi" ma esigenze operative diverse).

Il sistema è stato talmente efficacie che si è ingigantito, basti pensare a "The Weather Channel": i vari clan hanno cominciato ad infiltrare i loro uomini migliori per comunicare operazioni sempre più grosse e complicate.
Come sarebbe possibile infatti affermare candidamente "POSSIBILI NEVICATE A MILANO IN AGOSTO" senza destare clamorosi  sospetti?  Facile! Sulla cima del nuovo palazzo della Regione Lombardia è stato nascosto un cannone da neve per ogni evenienza: possono simulare ogni condimeteo in pochi minuti. Ora sappiamo il vero motivo dell'accanimento di Formigoni nella sua costruzione.


Ma nessuno prima di me ha mai avuto questa intuizione?
Certo che no!
I nostri servizi segreti se n'erano accorti da tempo e sono entrati prontamente in azione: sul secondo canale appare un metereologo del fantomatico "servizio metereologico dell'areonautica" che in realtà è una copertura per la sezione antidroga.

Al Tenente Colonnello che ci appare in tv quotidianamente il compito di mandare "messaggi sbagliati" ai clan per far cadere in trappola i narcocorrieri mentre le mostrine cambiano quotidianamente a segnalare agli agenti infiltrati gli ordini:
"Mostrina delle missioni di pace" significa "la tua copertura è compromessa"; "Mostrina del lungo comando" invece "situazione tranquilla".
Gli agenti infiltrati poi hanno il nome in codice di una città. Così se devono dare una notizia a qualcuno in particolare basta che dica una cosa come:
"Si è dormito male a Firenze causa i 30 gradi, percepiti 39!"
L'agente Firenze sa che ha dai 30 ai 39 minuti per darsi alla fuga.
Putroppo a volte gli agenti non ce la fanno a reagire per tempo e quindi i telegiornali in mano al cartello affermano "il gran caldo ha fatto delle vittime a Firenze stanotte".

il Ten. Col. Guidi espone la mostrina con le ali: Segnala ad Aosta 15 come verrà consegnata stanotte.


Ma per fortuna ci sono anche operazioni antidroga che finiscono bene:
"Stanotte l'alta pressione che staziona sulla penisola ha impedito ad una corrente di aria gelida di provenienza atlantica (il cartello di Medellin) di entrare nel nostro sistema arrestandone l'avanzata!"

Io intanto, che alle previsioni ancora ci credo candidamente, aspetto l'aria artica e conseguente arrivo di neve per oggi; ma mi son anche preso precauzionalmente il costume da bagno.

Dedicato affettuosamente alla categoria dei metereologi, fornitori di conversazione spicciola dai tempi di Torricelli.

sabato 25 gennaio 2014

Forestieri (foresti) a Trieste

Trad. "Non è Mary Poppins ma è un forestiero con l'ombrello (durante un giorno di bora)"

venerdì 10 gennaio 2014

Memorie di un tempo che è stato (Esperimento stilistico)

Esercizio stilistico: memorie di un tempo che è stato.

Anni fa esisteva un confine fra l'Italia e la Slovenia che non ho visto cadere in una notte come i berlinesi, ma che ho visto sgretolarsi pian piano: prima l'Unione Europea e l'abolizione del controllo sulle merci, poi la Slovenia nell'Euro ed infine in Schengen per la caduta definitiva.

Ma c'è stato un tempo in cui il confine, e le relative file, dominavano la vita dei transfrontalieri  per divertimento e per lavoro.

Una sera mi trovai a passare il confine con quattro amici e per un incredibile serie di sfortunate coincidenze la foto della carta d'identità di uno dei miei passeggeri fu completamente coperta dalla fototessera di una sua amica. Alla guardia confinaria slovena i conti non tornavano: 2 uomini e 2 donne; 4 carte d'identità; 1 uomo e 3 donne.
Con il fare meticoloso di un consumato burocrate comunista (ma la guardia era talmente giovane da aver solo sentito parlare dal papà della Yugolsavia) staccò la fototessera incriminata, s'era pure incollata, e scoprì quella che sembrava una truffa ai suoi danni.
"Di chi è cuuesta cartadidentità?" (che se uno non lo pensa con l'accento di Ivan Drago non rende nemmeno bene l'idea)
Io lo guardo spaesato; come a dire "BOH?"
"Chi è Pinco Pallino?" e mi giro verso Pinco:"Ma che hai combinato?"
Segue cazziata veemente del poliziotto. E se l'ho fatto immaginare come Ivan Drago un motivo c'è. Per di più gli mancavano quei due denti strategici che dicevano: "ho partecipato a risse!".
La frase percui la serata resterà famosa per me fu:
"Dove pensate di esere? Cuesto è confine, non Pizzeria!"

Restare seri a quel punto fu molto difficile.
Non aiutava il suo collega che da dietro le spalle mi guardava e si spanciava dal ridere. Faceva le faccione come a dire "Che sfiga, proprio con lui..."
Dopo un terzo grado sulle nostre intenzioni ci permise di passare e continuare la serata.
Ma la storia ha il senso dell'umorismo più di quanto uno pensa: oggi il confine è caduto, i gabbiotti e gli uffici della polizia slovena sono stati smantellati e al loro posto è sorto un ristorante / pizzeria.

Nessuno è profeta in patria, neanche sul confine.

lunedì 6 gennaio 2014

So this is Christmas!

E siamo arrivati alla fine ufficiale delle festività: l'Epifania. Siamo passati attraverso un periodo di forzosi buoni sentimenti coadiuvati da musica noiosa.
Io credo che capiti così a qualsiasi cantante di qualsiasi genere (e probabilmente lo propongono anche ai satanisti): verso giugno il produttore si appropinqua con un fare fra l'imbarazzato ed il finto entusiasta, un po' come Paul Giamatti in "Rock of Ages", dicendo:
"Facciamo la 'canzone di Natale' e ce l'infiliamo nell'album!"
Poi dipende dall'artista, ma la risposta nella mia testa sarà sempre qualcosa del genere:
"Ma io sono un artista serio, non posso..."
"L'ha fatta John Lennon, la farai anche te!" (con il "te" usato impropriamente al posto del "tu" per rendere meglio la cadenza del produttore musicale "yankee business oriented" o finto tale)

Ora immagino che scrivere "la canzone di Natale" ad agosto non aiuti tantissimo l'ispirazione, quindi immagino l'artista che piangente torni dal produttore dicendo cose come.
"Non sono ispiratissimo!" oppure "compongo solo merda!"
"Torni al posto e lo fai come tutti gli altri!" (Sì! E' una citazione).

Ed ecco il Natale con le radio e le televisioni che cominciano a bombardarci di spirito natalizio.

E mentre Yoko Ono manda i suoi scagnozzi della SIAE a taglieggiare i bambini delle elementari che ogni anno la rendono oscenamente ricca, puntualmente in accoppiata arriva Mariah Carey, che tutto quello che vuole dal Natale sei tu (o forse oggi preferirebbe il tagliando dei 100.000 km) e te lo ripete a sfinimento.
Ripresi dallo shock (o choque per i francofoni) arriva la risposta alla domanda "che fine hanno fatto gli Wham?"
Nei lontani anni '80 George Michael disse ad Andrew Rigely:
"Siamo all'apice del successo! Facciamo un tour!"
"Fottiti! Abbiamo fatto una canzone di Natale che va... io vivo di royalties!"
Tutto quello che dice la storiografia ufficiale del duo è una menzogna.

Poi arriva lo Slalom speciale fra "Jingle Bell's Rock" e "Santa Claus is coming to town" nelle cover più disparate: versione Rock,  versione Metal, versione Cha Cha Cha, a cappella, dai bimbi, di Lindsey Lohan (la chiosa originale parlava di Ozzy Osborne come parossismo... ma poi ho tovato questo)

Ma non era dei casi di successo con canzoni che si ascoltano ancora oggi volentieri che volevo scrivere, ma dei fallimenti eclatanti: annidate nelle playlist e pronte ad aggredirci a tradimento.

Ne so ben qualcosa io: pochi conoscono Billy Joel bene come lo conosco io (no, non il cantante dei Green Day) e quando ho sentito questa in uno dei suoi album più ispirati mi sono sempre chiesto "macomecaaa...?".
Credo che sia questa canzone (o forse il duetto con Rosie O'Donnel su "Merry Little Christmas"? Certa gente non impara mai!) ad oggi, dopo 3 divorzi, 2 infarti, 3 disintossicazioni da cocaina 2 da "sex addiction"  il suo più grande rimpianto (video trash compreso).

Anche Freddie Mercury purtroppo ha prestato la sua splendida voce per un polpettone natalizio di rara noia: l'unica spiegazione, oltre al vil denaro, è che sia stato fatto con l'intento di convertire i cattolici all'Islam.

Non siamo immuni nemmeno in Italia da questo vizio deforme: chiedete a Max Pezzali.
Sfida: provate ad ascoltare tutta questa canzone e non sbadigliare. Contrariamente agli Wham  qui Mauro Repetto sarà stato lieto di essersi affrancato dal gruppo prima dell'uscita della clamorosa hit!

E dopo tanto spaziare fra noia musicale vi abbandono con quella che è divenuto il mio "Christmas carol" favorito. Buona fine delle feste a tutti!





Bonus track! :)